Siamo gonfi non siamo grassi”. – Nicola Sorrentino
CAUSE DELLA PANCIA GONFIA
Una vera e propria patologia che consiste essenzialmente nell’assorbimento inappropriato di aria assieme ai cibi e alle bevande ingerite (aerofagia), e soprattutto nelle fermentazioni intestinali degli zuccheri o nella putrefazione-fermentazione intestinale delle proteine e degli zuccheri (meteorismo).
COSA E’ IL METEORISMO
Può capitare che in alcuni momenti della giornata, specie dopo pranzo, si avverta una certa tensione dovuta alla presenza di gas nell’addome. In questi casi più che di pancia gonfia si preferisce parlare di meteorismo, ovvero di un eccesso di gas intestinale che causa spasmo e distensione dell’addome. Questo gonfiore può variare durante la giornata ed è molto sensibile al tipo e alla quantità di alimenti assunti con la dieta.
Nel nostro intestino, in condizioni normali, sono presenti circa 100-150 ml di aria con variazioni individuali da 30 a 200 ml. I gas più comuni sono l’azoto, l’ossigeno, l’idrogeno, il monossido di carbonio ed il metano. Diversi processi intervengono nel regolare la quantità di aria presente nell’apparato digerente. Le pareti intestinali hanno, per esempio, la capacità di riassorbire l’aria prodotta che viene poi immessa nel sangue ed eliminata con la respirazione. Eruttazione e flatulenza vengono in soccorso quando c’è un’eccessiva produzione di gas e l’intestino non riesce a smaltirla da solo.
LE CATTIVE ABITUDINI CHE PORTANO AL METEORISMO
- Eccessiva deglutizione di aria, generalmente seguita da eruttazioni rumorose. Questo può avere anche una base patologica (reflusso gastroesofageo, ernia iatale, angina pectoris, dispepsia, ulcera peptica) oltre che comportamentale (fumo e cattive abitudini dietetiche, come l’ingestione affrettata di alimenti o bevande, soprattutto gassate).
- Bere durante i pasti, usanza diffusissima ma sbagliata. Anche le bevande innocenti come l’acqua naturale diluiscono ed inattivano i succhi gastrici, prolungando e compromettendo la digestione.
- Le bevande gassate e dolcificate provocano aerofagia per la presenza di gas e zucchero.
- Le bevande alcoliche e le bevande nervine, oltre che causare vari danni collaterali, spingono i cibi verso il colon, impedendo la corretta assimilazione nella parte alta dell’intestino tenue.
- Alimentarsi in situazioni di inappetenza, di fretta, di tensione, di nervosismo.
- Mangiare molti latticini che intasano di colla caseinica i villi intestinali.
- Mangiare patate fritte, cipolle fritte ma anche merendine, dolciumi e stuzzichini vari che peggiorano molto la fermentazione e quindi la produzione di aria.
METEORISMO E CONTAMINAZIONE BATTERICA DELL’INTESTINO TENUE
Per tutte queste cattive abitudini alimentari, i microrganismi che popolano in genere il COLON possono aumentare andando a contaminare l’intestino TENUE dove accelerano i fenomeni putrefattivi e fermentativi. I risultati di questi processi sono il gonfiore addominale e la comparsa di disturbi dell’alvo (diarrea alternata a stitichezza).
La costipazione e la stitichezza, sono la matrice di tutte le maggiori malattie umane, ed anche a situazioni di disbiosi intestinale, dove le colonie batteriche simbiotiche, aerobiche e amiche, tendono a trasformarsi in colonie disbiotiche, anaerobiche e nemiche, caratterizzate da prevalenza di batteri putrefattivi, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno, come i Bacteroidi, i Pepto-streptococchi, l’Helicobacter pylori che, risalendo fino allo stomaco, è causa di gastrite e di ulcera gastrica.
CONSIGLI UTILI
- Masticare lentamente, ed evitare di parlare troppo durante i pasti per non ingerire aria;
- Evitare il consumo di bevande gassate e zuccherate;
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, anche sotto forma di tisane o altri liquidi;
- Preferire pasti piccoli, frequenti e leggeri;
- Aumentare gradualmente il contenuto in fibra alimentare, compatibilmente alla suscettibilità individuale.
ALIMENTI CONTROINDICATI IN CASO DI GONFIORE INTESTINALE
- LEGUMI (fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci) da consumare, passati, non più di 2 volte per settimana e da evitare in caso di gonfiore già presente;
- VERDURE (cipolla, cavolo, funghi, cavolfiore, broccoli, cavoli di Bruxelles, verza, rapa al massimo 2 volte alla settimana e non in associazione ai legumi;
- FRUTTA zuccherina (uva, fichi, banana, cachi). Comunque non consumare più di 2 frutti al giorno, compatibilmente alla tolleranza individuale. Comunque la frutta andrebbe mangiata sempre a stomaco vuoto. Angurie e meloni, poi, non solo a stomaco vuoto, ma senza alcuna mescolazione nemmeno con altri frutti e nemmeno nelle eventuali macedonie, a causa della loro rapida fermentabilità. La frutta dopo mangiato, essendo digerita nell’intestino, permane per troppo tempo nello stomaco, mentre questo sta digerendo le proteine e quindi si trasforma in bolo fermentato, cioè alcolico e non assorbibile attraverso la vena porta, che conduce al fegato e continua quindi a fermentare nell’intestino, alterando la flora batterica;
- DOLCIFICANTI ARTIFICIALI: SORBITOLO e MANNITOLO, presenti anche in caramelle o chewing-gum senza zucchero, da limitare, come anche lo ZUCCHERO. Evitare il consumo di alimenti ricchi in grassi (fritti, insaccati, formaggi, carni grasse, maionese, panna montata, creme varie);
- Sostituire il PANE ricco di mollica o poco cotto con crackers integrali o pane tostato.
CIBI CON FLATULOGENICO FORTE (da evitare nelle Colonpatie)
- LATTE E DERIVATI
- VERDURE: cipolle, fagioli, sedano, carote, cavoletti di Bruxelles
- FRUTTA: uva passa, banane, albicocche e succo di prugna
- CIBI TROPPO CALDI O TROPPO FREDDI (ANCHE GELATI E GRANITE)
- GOMME DA MASTICARE
- BEVANDE GASSATE, THE E CAFFE’, ALCOLICI
- AVENA, FARRO, MAIS, ORZO E SEMOLA
- LEGUMI
- FRITTURE
- SPEZIE, PEPE E PEPERONCINO
- DOLCI E ALIMENTI RICCHI DI GRASSI ANIMALI COME PANNA, BURRO, LATTE E YOGURT INTERI, LARDO E STRUTTO
- CIBI IN SCATOLA E AFFUMICATI
- BANANE, KIWI, UVA, CASTAGNE E FRUTTA SECCA
- SALUMI
- SALSE (CONSERVE), SENAPE, MOSTARDA
- BRODO DI CARNE, ESTRATTI DI CARNE, CARNI AFFUMICATE
- ACCIUGHE, SARDINE, BACCALA’
- VERDURA CRUDA, CAVOLI, ASPARAGI, FUNGHI, POMODORI E PEPERONI